Mi chiamo Giorgio Tonti, sono un olivicoltore.

Nato in campagna, gli ulivi li ho avuti sempre vicini ma è stato solo attorno ai 20 anni (oggi ne ho 35) che mi hanno conquistato, sono diventati la mia passione e il mio lavoro.

E così nel piccolo podere di famiglia, aiutato da mio padre, ho abbandonato ogni altro tipo di coltivazione per piantare solamente ulivi, piccole piantine che stanno crescendo accanto ai vecchi ulivi secolari piantati dai miei bisnonni, sparsi quà e là, come si usava fare nelle terre mezzadrili marchigiane del secolo scorso.

Ho scelto di piantare esclusivamente varietà locali, che stavano scomparendo. Produco 5 diversi monovarietali, dai profumi e dalle caratteristiche differenti. Anno dopo anno è veramente un'emozione riscoprirli ed assaggiarli!

È questo il piccolo contributo che do al mantenimento di un patrimonio storico e culturale di biodiversità che non possiamo permetterci di perdere e che mi rende fiero del mio lavoro. Coltivare la mia terra seguendo i principi di un'agricoltura a basso impatto ambientale, e il passaggio che a breve farò al biologico, sono le scelte di una persona che rifiuta i principi di un'agricoltura unicamente rivolta alla produttività e irrispettosa della natura e delle sue risorse.

L'olio che ottengo, di altissima qualità e dalle caratteristiche organolettiche irripetibili, è il sano risultato di un'agricoltura in equilibrio con la natura. Viviamo in un'epoca balorda che sta velocemente perdendo il proprio passato ... è tempo di fermarsi a riflettere, è tempo di ritornare alla terra!